LA PITTURA MATERICA - ARTICOLO POSTPOPULI
ROVIGO - 02 Dicembre 2013
Per Angioletta Masiero, che ha inaugurato la personale di Giò Auletta, l'artista, nei suoi lavori, vibranti di colori, trasmette una grande forza evocativa, dai miti primitivi a riflessioni
sull'esistere, una pittura materica, una fantasmagoria di pennellate a raffigurare il caos esistenziale, ma anche un desiderio di fuga dalla realtà.
Infatti, nella pittura di Auletta, si incontrano e scontrano realismo ed astrazione, dall'arte primitiva, esotica, all'arte novecentesca sino alle scintille di fantasia dei neo-graffiti.
Nei lavori, nei pannelli, nei quadri di grandi dimensioni ed esuberanti di forti tinte, si fondono assieme, in una generale connessione uomo, società, natura.
Forme e coloristica per una "esperienza spirituale nelle cose materiche e astratte".
Disegni, segni, linee, geometrie, labirinti pregni di intense e variatissime cromie, contrasti di rosso e nero, bagliori di giallo, ocra, bianchi, arcobaleni gioiosi e foreste scure di tronchi
"pensierosi", per esprimere, attraverso il dipingere simbologie del vivere.
E' affascinante ed inquietante il collegamento fra spiritualità e materia, fra natura e cosmo, giorno e notte, fra nascita e scomparsa di ogni cosa.
Una tensione, un mettersi in gioco, per ricercare attraverso l'arte, nuovi, liberi, linguaggi espressivi.
Di particolare interesse l'opera titolata " White Griffin", la millenaria figura mitologica, ma anche medievale e cristiana metà aquila e leone, coda di serpente, ritratta anche metà uomo e metà
capra che riunisce in se, bellezza, forza, fierezza, eleganza, cielo e terra, libertà e divino.
Un accostamento di opposti che ammalia e turba, che suggerisce come nell'interpretazione artistica di Giò Auletta, l'immagine sia allegoria della condizione umana.
Le sue sono opere materiche realizzate su tele, tavole e su legno inciso.
I particolari effetti cromatici sono ottenuti da materiali come polvere di marmo, stucchi e l'applicazione di ogni genere di sostanze coloranti, dagli acrilici agli smalti.
L'interessante mostra di Rovigo ha sollecitato domande, curiosità e interpretazioni, singolari e fantastiche da parte del pubblico presente.
Aurora Gardin